Festa del papà
Questa volta ho voluto provare a farle, del resto ho fatto anche le frittelle di Carnevale a base acqua per cui perché non fare anche queste delizie? Devo dire che anche mio padre avrebbe gradito le Zeppole di San Giuseppe: sono frittelle concentriche di pasta choux (l’impasto dei bignè) con sopra la crema pasticcera e (per chi vuole) un’amarena sciroppata. Insomma, un dolcetto, per festeggiare i nostri bravi papà, va fatto, anche quando sono solo “simboli” di un abbraccio che avremmo voluto dare. Del resto mio figlio è ancora piccolo per cucinarle a mio marito!
Le Zeppole di San Giuseppe
La curiosità mi ha spinto a ricercare l’origine di questi dolcini: sembra che il Giuseppe in oggetto sia proprio quello della Sacra Famiglia che, durante la fuga in Egitto, si era messo a vendere frittelle per mantenere la famiglia.
Altri invece le riportano all’epoca romana durante feste pagane, proprio il contrario. Comunque sia il cibo cucinato per festeggiare non reca danno a nessuno, anzi porta amore e gioia, che sia sacro oppure no!
Ricetta delle Zeppole di San Giuseppe
Noi siamo in tre e così ne ho fatte solo 8. Se ne volete di più basterà raddoppiare gli ingredienti e scegliere il “formato”, medie o piccole. Non fatele troppo grandi per evitare che perdano la forma e tenete conto che friggendo si gonfieranno.
Ingredienti per 6-8 zeppole:
- 100g di farina 00
- 100g di acqua
- 20g di burro
- 2 uova medie
- un pizzico di sale
- olio di arachidi per friggere
Per la crema pasticcera densa:
- 2 tuorli
- 200 ml di latte intero
- 60g di zucchero semolato
- 25g di farina 00
- una puntina di essenza di vaniglia (dalla bacca) o 1/2 cucchiaino di vanillina
Rifinitura: zucchero a velo e amarene sciroppate
Procedimento
La pasta choux è un impasto un po’ difficile ma non tanto per il procedimento quanto perché bisogna armarsi di santa pazienza (del resto se non ce l’aveva Giuseppe!).
In un pentolino antiaderente portate ad ebollizione il burro e l’acqua. Spostatelo dal fuoco e gettatevi tutta la farina in un colpo solo, mescolate velocemente finché non si staccherà dalle pareti formando una palla liscia ed omogenea.
Stendetela per pochi minuti su un foglio di carta forno (che poi userete tagliata a quadrotti) per farla raffreddare in fretta. Appena è tiepida rimettetela nel pentolino ed inglobate un uovo alla volta.
L’impasto non deve essere caldo per non fare la frittata però neanche freddo sennò si formano dei grumi con la farina.
Aggiungete l’altro uovo solo quando il precedente è stato assorbito del tutto. Aiutatevi con una spatola oppure un cucchiaio di legno, girate l’impasto e schiacciatelo contro i bordi, vedrete che alla fine riuscirete nell’intento.
Con la carta forno ritagliate dei quadrati e su di essi, usando un sac à poche a stella di 8 mm, fate due giri, uno sull’altro chiudendo verso il centro. Sembreranno delle piccole girandole con un foro piccolo che in cottura si chiuderà alla base.
Per non usare tutta la bottiglia di olio ho usato un pentolino più piccolo, in ogni caso è meglio friggerle una alla volta per non abbassare troppo la temperatura.
Portate la temperatura dell’olio a 170° (usate un termometro da cucina) oppure, se proprio non ce l’avete, aspettate almeno 5 minuti a fiamma media e provate ad immergere il cucchiaio di legno sporco di impasto, se vedete che sfrigola potete cominciare ad immergere le zeppole. Cercate di non far alzare troppo la temperatura, se dopo qualche frittella vedete che diventano molto scure, togliete il pentolino dal fuoco per una decina di secondi e abbassate la fiamma.
Con le mani rivoltate il quadrato di carta forno nell’olio e contate 30 secondi. Con una pinza toglietelo e poi girate la zeppolina. Possibile che serva qualche secondo in più, dal colore dorato-beige capirete quando è il caso di tirarla su.
Io le ho messe in un recipiente mentre mi sono dedicata alla crema.
Per la crema pasticcera: sempre in un padellino antiaderente mescolate zucchero e tuorli, aggiungete mescolando bene la farina (assieme alla vanillina) ed il latte intiepidito. Se usate la vaniglia “vera” aggiungetela prima del latte, si vedranno dei piccoli puntini neri ma come gusto non c’è confronto!
Aspettate che le zeppole siano fredde e pure la crema (mettetela in frigo coperta da pellicola).
Per metterla bene sulle frittelle usate un sac à poche, va bene anche usa e getta senza bocchetta. Per riempirlo il trucco è inserirlo in un bicchiere alto e stretto, rivoltandolo in fuori. Usate un cucchiaio e non vi sporcherete minimamente.
Guarnitele con zucchero a velo e poi con la crema e un’amarena, in cima, che col suo dolcissimo sciroppo darà una marcia in più!
Conservazione delle zeppole di san Giuseppe
Se avete già messo la crema pasticcera conservatele in frigo per un massimo di 2 giorni. Se sono vuote mettetele in un sacchetto per alimenti oppure in un contenitore fuori frigo e prima di servirle passatele qualche minuto in forno ventilato per renderle di nuovo fragranti poi procedete con la rifinitura. La crema l’ho inserita subito nel sac à poche che è comodo da tenere in frigo, occupa poco spazio e al momento opportuno farete tutto in un minuto.
Sono così belle che è un peccato veniale mangiarle…ma san Giuseppe ci perdonerà!