Ricette piemontesi con le verdure
La dieta giusta si fa con le ricette giuste. Ecco delle ricette sane e leggere con impasti o contorni ricchi di verdure.
I “Subrich”, le frittatine piemontesi
Quando le ho assaggiate la prima volta da mia suocera, ad Alessandria, non essendo autoctona, le ho chiesto che cosa fossero e lei mi ha risposto: “Ma sono subrich, i frittini!”…così ho capito che si trattava di semplici frittatine di spinaci, dalla forma vagamente arrotondata che proprio per la loro spontaneità risultano particolari. In famiglia sono rimasti da sempre “i frittini”.
Ad Alessandria e provincia rappresentano un piatto tradizionale, che risale ai tempi della convivenza forzata con i francesi, infatti il nome deriva da “sur (les) briques” che vuol dire cotti “sui mattoni”. Venivano fatti con le tenere erbe spontanee primaverili, per esempio il tarassaco o le barbe di frate…che ora possiamo sostituire con ortaggi più reperibili, spinaci appunto, erbette o patate. E’ quindi diventato un piatto del quotidiano, senza stagionalità, rivisitato con aggiunte di ogni tipo ma gustoso e leggero con gli ingredienti di base; c’è pure una fiera dedicata che si tiene a Masio (Al) il 25 aprile eppure non vi sono testimonianze e ricette sul web. Mi sono venuti in mente perché li hanno nominati in una trasmissione in bianco e nero, riguardante il Piemonte, giusto qualche giorno fa…
Ingredienti per 8 subrich:
- 500g di spinaci freschi,
- 2 uova,
- sale fino, noce moscata,
- 2 cucchiai di parmigiano o grana padano grattugiato.
Mondate e lavate bene gli spinaci. Ancora umidi metteteli in una pentola che li contenga e cuoceteli qualche minuto non appena si abbassano di volume, senza l’aggiunta di ulteriore acqua.
Spegnete la fiamma e togliete la loro acqua schiacciandoli con un cucchiaio; lasciateli da parte a raffreddare.
Intanto in una ciotola sbattete le uova con una forchetta, aggiungete una presa di sale (senza esagerare, al limite si potranno salare ancora una volta cotti), una grattugiata di noce moscata e il formaggio.
Strizzate ancora gli spinaci con le mani e poneteli su un apposito ripiano, sminuzzateli ulteriormente con il coltello.
Mescolateli bene al resto e scaldate una padella antiaderente con un goccio d’olio, deve bastare solo a non farli attaccare.
Per la grandezza regolatevi con un cucchiaio che vi servirà anche a schiacciarli delicatamente dando loro la forma caratteristica. Friggeteli 3-4 minuti da una parte e poi rigirateli con una palettina dall’altra. Continuate la cottura finché non si forma una leggera crosticina. Potete anche cuocerli al forno, funzione ventilata, per 20 minuti, a 180°, avendo l’accortezza di controllare la formazione della crosticina in superficie, se non si è formata usate il grill negli ultimi minuti.
Nel caso non li consumiate subito potete riscaldarli sulla padella antiaderente senza aggiungere altro olio oppure sotto il grill del forno (se li fate d’estate però meglio in padella!). Vanno mangiati tiepidi, di solito con le mani…al punto che non fanno in tempo a raffreddarsi, uno tira l’altro!
Cavoli in “sancrau”
I cavoli cotti in questo modo, detti “in sancrau” li ho assaggiati per la prima volta da mia suocera, essendo un piatto caratteristico piemontese; sono gustosi, soprattutto in accompagnamento ai salamini di manzo; assomigliano molto alla “broada” friulana che mangiavo da mia nonna!
Ingredienti: 1 cavolo-verza (è bianco-verde a foglia liscia), olio q.b, 2-3 acciughe, peperoncino (se gradito), 1 spicchio d’aglio privato dell’anima centrale, sale grosso e fine, 2 cucchiai di aceto di vino rosso, 2 cucchiai di concentrato di pomodoro, ½ litro di brodo di carne (1 dado).
Spezzettate il cavolo togliendo le parti più dure e le nervature, lavatelo utilizzando un “lava-insalata” e ancora umido mettetelo a cuocere in una pentola alta e capiente con una presa di sale grosso, finché non si ammorbidisce e si riduce di volume.
In una padella antiaderente fate soffriggere appena l’aglio e le acciughe; aggiungete, se lo gradite, un pizzico di peperoncino ed i cavoli; coprite con il brodo caldo e mescolate con 1-2 cucchiai di concentrato di pomodoro. Continuate la cottura per 35-40 minuti. Controllate se vanno bene di sale. Devono essere morbidissimi e umidi, l’acqua deve evaporare quasi del tutto per lasciare il posto ad un sughino gustoso in cui potete far insaporire salamini, salsicce o cotechino….
Vellutata di porri, zucca e patate
Per la dieta invernale va benissimo, è sempre un piacere consumare qualcosa di caldo e contemporaneamente fare il pieno di vitamine contro raffreddore ed influenza! Buonissima e con poche calorie!
Ingredienti: un bel pezzo di zucca a piacere (per esempio la varietà Delica o Butternut), 3 patate medie, 2-3 porri, 1 l di brodo vegetale, curcuma tritata. Se non siete a dieta potete aggiungere un po’ di panna liquida al momento di frullare….
Preparate il brodo vegetale in un padellino. Mettete le verdure pelate, lavate e tagliuzzate in una pentola alta con un giro di olio extra-vergine d’oliva, coprite con il brodo e lasciate sobbollire per 40 minuti. Con il frullatore ad immersione formate una crema e spolverizzate con la curcuma prima di servire.
Di base si fa con patate e porri ma potete aggiungere la verdura che preferite, in questo caso ho messo la zucca; per esempio ci stanno bene cavoli, zucchine, carote…
E infine non possono mancare i Rabaton alessandrini
Ciao cara! Le tue ricette sono sempre molto deliziose! ciao Jeanine mamma di Sofia
Ciao Jeanine! E’ sempre un piacere sapere che mi segui anche se ultimamente non ci siamo più viste, spero di vederti presto in giro! Grazie per i complimenti, sempre gentilissima!!