Dantedì
Oggi, 25 marzo 2021, è il Dantedì: noi soci di Aifb all’interno del progetto Heritage, con il supporto della Biblioteca Universitaria di Bologna, celebriamo in un modo veramente originale i 700 anni dalla scomparsa del Sommo Poeta: ogni partecipante ha condiviso una ricetta, tratta dal “Libro de la cocina” di un Anonimo toscano del XIV sec. ed è veramente interessante perdersi in questo “viaggio culinario”.
La ricetta del Dantedì
La ricetta che ho inviato, l’Ambrogino di Polli, in italiano volgare del tempo, è questa, con le opportune traduzioni visto che alcune parole sono proprio fuorvianti:
“Togli (prendi) li polli, ismembrali, poi li soffriggi col lardo fresco et un poco di cipolla tagliata a traverso. Quando è a mezzo cotto (a metà cottura), togli (aggiungi) latte di mandorle et stempera con buglione (allunga con del brodo) et uno poco di vino, e metti con questi polli et inscema (togli) in prima del grasso s’egli è troppo, e mettivi cennamo (cannella) trito col coltello e pochi garofani (chiodi di garofano!). E quando s’apparecchia (poco prima di impiattare), mettivi susine secche, datteri interi, alquante noci moscate tritate (una grattatina di noce moscata) et uno poco di midolla di pane
(mollica) abbrusciata (abbrustolita), bene pesta (spezzettata) e stemperata con vino e aceto. Questa vivanda vuole essere agra e dolce, e guarda (fai attenzione a) li datteri che non si rompano.”
Per i tempi ed i dettagli della ricetta vi rimando al sito di Aifb dove troverete anche tutte le altre ricette del libro, una più bella dell’altra oltre che altri aspetti della vita di
Certo che studiare Dante da questo punto di vista ha tutto un altro…sapore!