L’ultimo libro che ho letto si intitola “Non è stagione” di Antonio Manzini ed è il secondo che leggo di tale autore. Ne ho già iniziato uno nuovo ma quello mi è proprio dispiaciuto lasciarlo… ci sono personaggi a cui ci si affeziona e che, come le persone, non vorremmo andassero via e quando le ritroviamo ci fa piacere!
Il commissario Rocco Schiavone, anzi chiamiamolo vicequestore altrimenti si offende, è uno di questi: burbero e tutto d’un pezzo quando serve ma con un cuore grande, professionale al massimo quando si tratta di condurre al meglio un’indagine ma fuori dagli schemi (e dalla legge) quando si tratta di aiutare vittime bisognose o anche solo un cagnolino che si è perso nella neve…già, perché siamo in Val d’Aosta e a lui che è “romano de Roma” questo trasferimento non va giù! Per essere stato spostato così lontano dalla sua casa e dai suoi amici avrà di certo pestato i piedi a qualcuno! Gli mancano i suoi amici e soprattutto la sua donna che non c’è più: Marina “vive” in un’altra dimensione e le parla spesso come se fosse lì con lui…
Per lei, e per quello che succede di brutto quotidianamente nel mondo, Rocco prova una malinconia e un mal di vivere che lo turba profondamente, tuttavia questi sentimenti lo spingono a lottare con più rabbia e tenacia…
C’è anche molta ironia nel suo carattere, ad esempio ad ogni persona che incontra associa un animale…devo dire che lo faccio spesso anch’io! Vedrete che vi piaceranno il suo modo di fare e le sue battute; verrà automatico seguirlo anche in altre indagini….