Con questo piatto ho partecipato al concorso gastronomico “Xilomatl-Pomodoro” indetto dall’ambasciata messicana in Italia.
Linguine in salsa guacamole con “bisque” di gamberi, pomodori e mandorle
Queste linguine in salsa guacamole rappresentano per me il connubio ideale tra Messico e Italia: sono nazioni accomunate da ricette ricche di sapore e di colore, allegria che ritroviamo ovunque, non solo in cucina: lo dimostrano le tradizioni e la storia, le ricchezze culturali e naturalistiche nonché la lingua latina.
Ingredienti per 4 persone:
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2 avocado maturi (se piccoli anche 3), varietà a scelta
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4 pomodorini tipo pachino o datterino
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1 pomodoro tipo perino medio o cuore di bue piccolo
- 1 bicchiere di vino bianco secco
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mandorle tostate (25g ca. in totale)
- un mazzetto di prezzemolo e uno di basilico freschi
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olio extra-vergine d’oliva
- 1 lime o limone
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1 scalogno tritato
- 1 spicchio d’aglio privato dell’anima (parte centrale verde)
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3-5 gocce di tabasco e/o 1 peperoncino rosso tritato
- gamberoni freschi interi (almeno 12)
- sale fino e grosso, pepe q.b.
Procedimento
Lavate i gamberi sotto acqua corrente fredda e poneteli ad asciugare su carta assorbente da cucina.
Se le mandorle non sono già tostate potete tostarle su padella antiaderente calda 3 minuti finché non saranno dorate.
In una padella larga e antiaderente fate soffriggere appena 4-5 cucchiai d’olio evo con lo spicchio d’aglio ed i pomodorini tagliati a metà, senza spurgarli; aggiungete un po’ di sale fino e pepe, infine i gamberi. Fateli scottare qualche minuto con il vino bianco, rigirandoli spesso.
Dopo 3-4 minuti toglieteli dalla padella, spegnete il fuoco e sgusciateli a parte, ricordando di togliere il filetto nero sul dorso, con l’aiuto di un coltellino; metteteli su un piattino conservando la “codina terminale” per quelli che userete a guarnizione (2 a testa per commensale). Le teste invece vanno rimesse in padella.
Potete già tagliare a pezzetti piccoli i gamberi senza codina da tenere da parte.
Riaccendete il fuoco a fiamma bassa e procedete con la cottura della “bisque” di gamberi, se vi sembra che si asciughi troppo potete aggiungere 1-2 cucchiai di acqua calda. Coprite e lasciate cuocere mentre andrete a comporre la salsa guacamole.
Pulite gli avocado togliendo il nocciolo centrale con un cucchiaino; mettete in una ciotola la polpa e schiacciatela con i rebbi di una forchetta fino a formare una salsa omogenea.
Alla salsa aggiungete il basilico spezzettato a mano (tenete da parte le foglioline più piccole per la guarnizione) ed il prezzemolo tritato, il succo del limone filtrato con un colino, le gocce di tabasco e circa metà delle mandorle tritate grossolanamente.
Controllate il vostro brodino (bisque), filtratelo con un colino ed aggiungetelo alla guacamole.
Risciacquate la vostra padella e fatevi soffriggere, con un giro di olio evo, lo scalogno tritato assieme al pomodoro perino ripulito della parte bianca centrale e tagliato a piccoli cubetti. Salate con un pizzico di sale fino. Se oltre al tabasco gradite anche il peperoncino aggiungetelo al soffritto dopo averlo tritato (potete tritarlo direttamente con lo scalogno). Controllate la sapidità ed eventualmente aggiungete altro sale.
Mettete a bollire abbondante acqua salata per cuocere la pasta.
Quando il pomodoro si è ammorbidito aggiungete anche la salsa guacamole con bisque di gamberi e spegnete la fiamma.
Questa salsa, così come il pesto ligure, non va cotta troppo altrimenti si rischia di perdere il gusto ed i valori nutrizionali dell’avocado e di “spegnere” il gusto fresco del basilico.
Aggiungete anche i gamberi tenuti da parte che non vi serviranno per guarnizione, quindi privati di codina, tagliati a pezzetti piccoli.
Appena la pasta risulterà cotta al dente (un minuto prima della cottura indicata sulla confezione) cominciate a versarla in padella, aiutandovi con un mestolo per spaghetti; se scegliete di usare uno scolapasta tenete da parte una ciotolina di acqua di cottura nel caso sia necessario ammorbidire il condimento. Contemporaneamente accendete il fuoco e fatela risottare, mescolandola qualche minuto.
Impiattate e guarnite con foglioline di basilico fresco, mandorle tritate tutt’intorno e gamberoni nella parte centrale “in piedi” in modo da poterli agevolmente mangiare, per primi, con le mani. Chi vuole può aggiungere un filo di olio extra-vergine d’oliva a crudo.
Ispirazione e storia della ricetta
Ho avuto modo di conoscere il Messico proprio nel viaggio più importante, il viaggio di nozze! Nella foto il piatto è contornato appunto da alcuni souvenirs…
Ho esplorato la parte dello Yucatan con le fantastiche piramidi maya. I Maya e gli Aztechi, studiando i segreti dell’universo, avevano fatto famose scoperte che dopo secoli sono giunte fino a noi…tra queste, ritornando, nel mio piccolo, alla ricetta, c’è la salsa guacamole, ricca di nutrienti e acidi grassi, dello stesso tipo del nostro olio d’oliva. Gli aztechi gli conferivano pure poteri afrodisiaci, il che non guasta! Per non parlare poi del pomodoro (lo xitomatl), scoperto proprio in Messico, ma adottato a pieno titolo dalla dieta mediterranea! Praticamente il mio ortaggio preferito, lo mangio ogni giorno e d’estate dà il meglio di sé, così dolce e succoso…
Questa ricetta contiene principalmente questi ingredienti base ma ho unito l’idea del pesto genovese, famoso condimento della pasta, la quale riporta automaticamente all’Italia, al guacamole che ho riscoperto da poco come salsa. L’ho apprezzato assieme alle tortillas che faccio spesso con le verdure e i fagioli ma in questo caso ho pensato di creare una salsa per condire la pasta.
A mio marito questa salsa è piaciuta tantissimo, essendo piemontese doc adora l’aglio (che in Piemonte è in tutte le salse, non solo come modo di dire, lo ritroviamo nel “bagnet”, il bagnetto verde per condire il bollito e nella “bagna caoda”) però odia il cetriolo, che piace solo a me e che come gusto si avvicina all’avocado… Insomma ho trovato il giusto compromesso!
L’avocado si abbina benissimo ai crostacei che adoro, soprattutto i gamberoni che ho voluto quindi abbinare a questo primo, mettendoli in evidenza. In estate il pesce riporta con la mente al mare…all’acqua cristallina del Messico o di alcune coste italiane!
Ho sostituito i pinoli del pesto italiano con le mandorle che secondo me danno più carattere e croccantezza, smorzando il dolce dei gamberi e il piccante del tabasco o del peperoncino che ognuno potrà poi equilibrare a suo piacimento (in questo caso non ho voluto coprire troppo il gusto della salsa anche perché come piccantezza riesco a sopportare solo l’amatriciana, oltre non riesco, quindi uso i peperoncini rossi ma chi è messicano potrà provare con quelli caratteristici della sua Terra!).
Detto tra noi questa salsa è già buonissima con i gamberoni, ho dovuto sveltirmi a cucinare ed impiattare le linguine perché gran parte della salsina e i crostacei non necessari alla ricetta in questione, una volta messi in tavola, sono spariti in poco tempo!!
Note sui valori nutrizionali
In ambito nutrizionale, avendo lavorato come segretaria e collaboratrice presso uno studio nutrizionale di Alessandria, non posso esimermi dal ricordare tutti i benefici dei vari ingredienti.
Aggiungo che la frutta secca fa bene al cervello e alla memoria, la salsa contiene proteine e nutrienti che aiutano il cuore (pomodoro) e l’intero organismo (acidi grassi di olio e avocado); unite ai carboidrati della pasta fanno sì che si crei un piatto completo.
Desidero ringraziare una mia carissima amica che si è prodigata con la traduzione della ricetta in questione , grazie al supporto dei suoi amici latini, permettendomi di partecipare così a questa sfida interessante. Ormai quando la sento mi parla e scrive in spagnolo… Sarà il caso che lo impari anch’io!