Con il passare degli anni, complice anche la vita sedentaria, i rotolini di grasso proprio non ne vogliono sapere di andare via e a poco vale lo spauracchio della prova costume. Quindi cosa dobbiamo fare? Certamente dimagrire e rimanere in salute con
La dieta in menopausa
Qualche mese prima dell’estate, anche se proprio il costume non lo useremo, ci viene voglia di iniziare una dieta per non ritrovarci sull’orlo del baratro una settimana prima della partenza per le ferie.
Purtroppo non basta poco tempo per rinsavire, la dieta deve essere uno stile di vita ben radicato e ogni persona deve trovare quella giusta per sé, a seconda delle sue esigenze.
Ho scritto questa dieta per l’estate ma poi ho continuato: vi sentirete più leggere e riuscirete a dare un bel colpo al metabolismo dimagrendo più in fretta quindi direi che è indicata per tutte le donne ed in ogni periodo dell’anno.
Gli effetti della menopausa
In particolare, durante la menopausa o in peri-menopausa (il periodo precedente alla stessa), il metabolismo basale della donna si modifica cioè vi è una diminuzione della massa magra a favore di quella grassa. Questa rivoluzione è portata dagli ormoni: diminuiscono gli estrogeni che regolavano la distribuzione del grasso corporeo e ci proteggevano contro l’osteoporosi; gli stessi aumentano il colesterolo buono e regolano le funzioni cerebrali quindi anche la memoria.
Un eccesso degli estrogeni però può portare ad avere più ritenzione idrica e soprattutto possono far sviluppare la comparsa di tumori, primo fra tutti quello alla mammella.
Anche gli uomini però devono prevenire quello alla prostata e combattere la pancetta! Che non credano di cavarsela, mica solo le donne devono tenere alla linea!
Come difenderci in menopausa
L’unica arma che ci rimane è la dieta, non certo una a caso, deve essere equilibrata e con gli ingredienti giusti.
A volte si cerca di sopperire ad alcuni effetti collaterali con integratori ma alcuni, seppur naturali, sono addirittura dannosi. Contengono ormoni naturali e fitoestrogeni che devono essere assunti con cautela, soprattutto in caso di menopausa indotta con farmaci.
E’ per questo che vi esporrò il tipo di dieta utile a contrastare tale disagio e a prevenire i tumori in forma generalizzata: per le quantità ognuno deve rivolgersi ad un bravo medico, a seconda del suo disturbo specifico, che potrà seguirlo nel suo percorso. La qualità ed il tipo di ingredienti sono solo il primo passo per abituarsi ad un nuovo regime alimentare; bisogna poi tenere conto delle proprie abitudini, del tipo di lavoro e, come no, dei propri gusti. E’ giusto che tra i vari cibi si scelgano quelli graditi, senza inutili sacrifici.
Vedrete che, con sfiziose ma sane ricette formulate ad hoc e l’aumento di esercizio fisico, diventerà un gioco da ragazzi.
Sono qui per consigliarvi e…fare la dieta insieme a voi!
Cosa mangiare per dimagrire e contrastare i disturbi della menopausa
Vi sentite più nervose e vi ritrovate la memoria di un pesce rosso? D’improvviso vi tingete di rosso come Heidy pur non avendo fatto una corsa sulla cima di una montagna? Eh, certo, tanto con i dolorini alle ossa, che si stanno presentando ogni anno che passa, chi mai potrebbe? Già tanto fare le scale. Dicasi caldane, ma questo già si sa.
Per combattere la ritenzione idrica, l’accumulo di grassi e la circolazione agonizzante non resta che introdurre meno grassi. La prima cosa da fare è abolire o almeno ridurre la carne rossa, prediligendo quella di pollo e tacchino che si può mangiare due volte alla settimana, non certo con troppo condimento: cucinatela ai ferri o lessa e conditela con olio evo e poco sale, le spezie ci aiuteranno molto a dare gusto senza metterne una tonnellata. Vedrete che ci si abituerà e sarà pure divertente cercare di abbinare la spezia giusta ad ogni piatto.
Il pesce, surgelato o freschissimo, ci viene in aiuto sia per la memoria che per il poco apporto di grassi; gli omega 3 sono una manna per il cervello e per la nostra salute in generale. Prediligete quello azzurro e se proprio vi scappa una voglia irrefrenabile di crostacei li potete mangiare anche due volte alla settimana (a meno che non siate allergici!). Naturalmente provate i cibi concessi e se vedete che qualche allergene vi dà fastidio toglietelo per qualche tempo o fate il test apposta.
L’allergia è più lampante e pericolosa e si presume che chi è allergico a qualcosa l’abbia già scoperto da un pezzo! Se volete approfondire questo tema vi consiglio di leggere il mio articolo “Intolleranza o allergia?“.
Le verdure e gli ortaggi sono il jolly intorno al quale ruotano gli altri alimenti, soprattutto le crucifere (cavoli, broccoli e cavolfiori) e i ravanelli, però dobbiamo togliere le patate (proprio quelle che preferivo…soprattutto fritte! Vabbè come non detto). Una bella insalatona ci sazia e fa volume, possiamo abbinarla al pesce o al tonno, magari anche all’uovo una volta alla settimana.
Per i giorni in cui avremmo voluto mangiarci un hamburger con le salse, invece, vi propongo un hamburger vegetariano di ceci o di altri legumi. Ormai mi sono abituata a crearne di ogni tipo e così pure polpette e polpettoni con o senza l’ausilio di ricotta. I formaggi infatti sono un tasto dolente, bisogna cercare di ridurli il più possibile; ogni tanto concedetevi un bel formaggio di capra o il parmigiano che è l’unico formaggio consentito anche ai diabetici.
I cereali sono tanti e gustosi però vanno acquistati quelli integrali: un’insalata di riso integrale o di farro/orzo/quinoa con verdurine vi soddisferà e non vi accorgerete neanche di essere a dieta. Si possono fare anche zuppe di ogni tipo, bastano due piatti per saziare chiunque. Meglio comunque non mischiare legumi e cereali.
La frutta va consumata lontano dai pasti prediligendo quella meno zuccherina. Gli zuccheri, oltre che nei carboidrati e nei dolci, sono nascosti proprio ovunque. Quanto allo zucchero raffinato, ovviamente da limitare il più possibile, meglio sostituirlo con zucchero di canna integrale. La frutta secca si può utilizzare sempre come snack spezza-fame: per quanto sia molto calorica ha minerali e vitamine utilissimi ed essendo più saziante basterà limitarne la quantità.
Le farine non devono essere raffinate a causa del loro alto indice glicemico quindi, anche se non siete intolleranti al glutine, sostituitele con quelle integrali. Ne sto scoprendo di tutti i tipi e cercherò di adattare le ricette.
Infatti ho appena messo a lievitare una bella pizza integrale con aggiunta di farina di farro. La prossima volta proverò col kamut, una farina che fa bene ma che bisogna calibrare bene perché più calorica.
Il latte l’ho sostituito con altre bevande vegetali. Ce ne sono tanti da provare: di soia, avena, cocco, mandorle, riso…
Ora nel caffè metto quello di mandorle che fa abbastanza schiuma ma sa troppo di liquore all’amaretto; il prossimo sarà quello di avena o riso, mentre quello alla soia l’avevo già provato. Sono tutti con un retrogusto dolciastro, il che poi non guasta dovendo limitare lo zucchero…
I dolci. Capitolo triste: essendo una golosa doc vorrei dirvi di fare uno strappo alla regola una volta alla settimana. Dipende da quanto volete dimagrire! Purtroppo ho visto che basta una svista settimanale per dover ricominciare tutto daccapo.
Non rimane, anche qui, che rivalutare le ricette utilizzando ingredienti integrali e leggeri e modificando la grandezza delle porzioni! A me viene difficile mangiare dolci “senza burro, senza panna, senza latte, senza farina bianca”. Infatti ho chiesto consiglio ad un’amica food-blogger.
Come rimanere in salute con la dieta che previene i tumori
Purtroppo io mi colloco in questo settore della dieta. Oltre ad applicare le considerazioni fin qui trattate devo aggiungere ulteriori ristrettezze per quanto, con le nuove ricette, devo dire la verità: mi sento più energica e sgonfia da quando ho iniziato, complice anche il fatto che è andata bene e sono ancora qui a raccontarvelo.
Dopo aver vinto una piccola ma importante battaglia ora inizia la guerra vera e propria per rimanere in salute quindi non devo piagnucolare perché c’è di peggio!
La dieta antitumorale, nominata Diana, è praticamente quella consigliata da Veronesi e ripresa dall’Istituto Nazionale dei tumori di Milano. E’ il risultato di un progetto di studi, dal 1995, che tratta la correlazione tra alimentazione e tumore al seno.
L’istituto dei tumori l’ha presa come modello poiché si utilizzano gli alimenti più salutari e meno grassi della dieta mediterranea generica, con lo scopo di abbassare l’indice glicemico e riequilibrare gli ormoni.
Sul web sono elencati tutti gli ingredienti e ci sono libri specifici, il difficile è trovare le ricette che li utilizzano.
Non preoccupatevi, il lungo elenco che troverete in fondo ne è solo un…assaggio!
La dieta Diana
Rispetto alla dieta di base precedente devo proprio abolire carne e latticini, solo ogni tanto è concessa la carne bianca e formaggi di capra.
La pasta sì ma solo integrale come tutti gli altri tipi di carboidrati.
Per condire e cucinare si usa solo l’olio extra-vergine o quello di semi (io arachide). Ovviamente il burro scordatevelo.
Ho scoperto che ci sono altri tipi di zucchero oltre a quello di barbabietola e non mi riferisco a quelli chimici; a parte quello buonissimo di canna, che però va preso anch’esso integrale, troviamo quello di cocco oppure, sotto forma di sciroppo, quello di acero, utilizzato molto in America. Occhio però alle quantità, ognuno va dosato in modo diverso.
Riguardo alla soia ci sono pareri contrastanti ma, secondo il mio bravissimo medico, questo fitoestrogeno naturale va assunto ogni tanto proprio per regolare gli ormoni tant’è che in Giappone, dove ne consumano a fiumi, le donne non soffrono di tumore al seno. Sarà anche che si nutrono di sushi? A me sinceramente non piace ma lo posso sostituire agevolmente col nostro pesce nostrano. A parte il latte di soia ogni tanto mi piace usare la salsa di soia per insaporire alcune pietanze, essendo molto salata sostituisce il sale in modo ineccepibile.
Un altro appunto va fatto sui semi che sono veramente ricchi di sostanze necessarie alla salute del nostro cervello e ci danno energia: semi di chia, di lino, di girasole, di sesamo hanno tutti una proprietà diversa, così come le spezie, e ormai li inserisco di prassi nelle insalate che diventano saporite e “croccanti”.
Ricette per la dieta contro tumori e disturbi della menopausa
Legumi:
Fagioli all’uccelletto (senza aggiungere burro)
Cereali:
Carne bianca:
Insalata sfiziosa di pollo lesso
Verdure:
Pesce:
Sushi di tonno e hamburger di salmone
Waffle salati integrali al salmone affumicato
Calamari ripieni con cipolla di tropea e pomodorini su crema di piselli freschi
Vanno bene molte Ricette di pesce, tranne il fritto! A proposito: le vongole, che adoro, sono acaloriche e contengono molto ferro.
Pizza:
Pizza integrale al farro con verdure grigliate e formaggio di capra
Dolci:
Torta integrale ai frutti di bosco
Torta di pesche alla farina di riso
Potete sbirciare anche nel post delle Ricette piemontesi con le verdure
L’unione fa la forza
In questo percorso, che pensavo più arduo, mi sta aiutando un’amica Food-blogger del gruppo “Piemonte-Valle d’Aosta-Lombardia” di Aifb con cui collaboro, ormai un riferimento non solo dal punto di vista “territoriale”.
Pensavo di annoiarmi, togliendo tanti cibi che mi piacevano, invece ho scoperto tante alternative allettanti.
Lei ha un blog specializzato, “Non solo doppiozero“. Si chiama Gioia e mi ha consigliato alcune ricette che condivido con voi:
Pasta di ceci con sugo al tonno (dieta povera di carboidrati e ricca di proteine)
Pancake al grano saraceno (senza zucchero e con basso indice glicemico) oppure senza glutine e senza lattosio
Torta al cacao senza lattosio (e senza burro)
Burro di mele (senza zucchero)
La ricerca (pure quella delle ricette) continua e sono curiosa di scoprire altre novità golose e sazianti…ma dietetiche!