Questa volta non siamo arrivati alle pendici del Monte Bianco e nemmeno nel Gran Paradiso ma abbiamo deciso di esplorare una zona diversa così ci siamo diretti al paese di Saint Jacques. A dir la verità avevamo già raggiunto, in una precedente gita, il Lago Blu ma volevamo raggiungere il ghiacciaio di Verre dove ha luogo il semplice ma caratteristico Rifugio Mezzalama da cui si gode di una vista splendida.
Per arrivare ci sono molti tornanti e si attraversano vari paesini montani, si passa Champoluc, una rinomata località sciistica della Val d’Ayas (Valle d’Aosta) e si arriva ad un grosso parcheggio da cui parte la funivia di Frachey. Da qui parte anche il servizio jeap che non è da sottovalutare per chi deve rientrare ad un orario decente e non ha intenzione di camminare in salita per più di 4 ore!
Se volete arrivare solo fino al Lago Blu (sentiero 7) meglio trovare un posto auto più avanti rispetto al mega parcheggio, sempre che arriviate presto! Poi da lì si parte subito in salita tra i pini ma ci sono vari punti che faranno riprendere fiato tra valli, alpeggi e campi fioriti. E’ una bella gita da fare in famiglia per poi fermarsi qualche ora di fronte al Lago Blu dal colore intenso, una vista veramente rilassante per un pic-nic come si deve!
Per chi continua la salita, da dove si ferma la jeap, al sentiero che sale al pian di Verra superiore, si segue il sentiero 7A (è segnato su una grossa pietra) dopo aver fatto un bel pezzo di roccioni in salita che se non ti ammazza ti fortifica! Si segue il pendio sulla sinistra e poco a poco si comincia a vedere il panorama della Valle sottostante; tra roccette e gradoni si arriva alla morena del ghiacciaio; il vecchio sentiero era veramente pauroso da come seguiva il bordo del burrone, quello nuovo è comunque percorribile da escursionisti esperti che non soffrono di vertigini! Essendo sabbioso si tende a scivolare ma devo dire che le bacchette aiutano anche in questi casi e poi basta non guardare giù…
Superato questo ostacolo si arriva ad una lingua di terra ripida e sassosa che gli abitanti della Valle chiamano simpaticamente “L’ammazzacristiani”!
Il nome non invoglia ma con un po’ di fermate a riprendere fiato riuscirete ad arrivare al piccolo rifugio con la sensazione di essere piccole formichine che passeggiano su un filo in mezzo al cielo: il contrasto tra il verde della vallata ed il bianco-grigio delle rocce e del ghiacciaio tutt’intorno vi farà presto dimenticare la fatica…assieme ad una bella fetta di torta di mele del rifugio che aiuta sempre!
Per gli alpinisti attrezzati si può continuare la camminata fino ad arrivare al Rifugio delle Guide d’Ayas (un’altra oretta), proprio in mezzo al ghiacciaio, su uno sperone roccioso, con nevai e una lingua del ghiacciaio da superare.
Ci saremmo fermati a lungo a contemplare il panorama ma ad una certa ora dovevamo rientrare per arrivare puntuali al punto d’arrivo della jeap che ci avrebbe riportati alla macchina. Se siete interessati il costo per una corsa di andata (o di ritorno) al Pian di Verre superiore è di 60 euro ma più siete e più dividete; l’auto può portare fino a 8 persone. Ci sono anche altre corse, dipende dalla gita che volete fare. Se non prenotate già in gruppo può capitare che altre persone vadano in quella direzione nello stesso orario o che qualcuno al rientro, ormai distrutto dalla fatica, faccia l’autostop! Sicuramente è stata anche questa un’esperienza divertente, più che andare in macchina sembrava di stare in groppa ad un cavallo a causa dei buchi e dei pietroni che facevano sobbalzare! (servizio taxi-jeap tel. 0125-307997 oppure 335-6626748).
L’esperienza più bella è stata però riuscire a vedere gli stambecchi! Era una vita che volevamo incontrarli e siamo riusciti ad incontrare un intera famiglia quando ormai mi sentivo rassegnata; abbiamo sentito un rumore alle nostre spalle ed ecco un bell’esemplare di maschio adulto ci ha attraversato il sentiero andando a brucare nell’erba del pendio… Non saremmo più andati via da quante foto volevamo fargli, per non parlare della mamma e del piccolino incontrati più avanti! Ho sentito che fanno un verso strano tra un fischio ed un grosso soffio: la madre voleva difendere il figlio così ci ha dato un avvertimento e poi è andata a spingerlo via da questi strani esseri a due zampe che la guardavano! Comunque si fanno avvicinare abbastanza perché in questo parco non sono mai stati cacciati, non conoscono il pericolo e se ne stanno tranquilli come dovrebbe essere per tutti gli animali. Vederli girare liberi e scovarli per caso mentre giri attorno ad una roccia è una sorpresa ed una felicità che di certo non si prova quando sono costretti a stare in cattività…
C’era anche una marmotta che si è messa in piedi su una roccia: era così grossa e alta che sembrava un pinguino!
Per quanto mi faccia sempre piacere vedere gli animali vi rivelerò che in una gita precedente con mio figlio abbiamo visto una vipera che ci ha attraversato il sentiero! Anche questa è un’emozione….Non voglio certo spaventarvi, ricordatevi solo di mettere gli scarponi alti, utili anche per quest’evenienza; a volte sono nell’erba e strisciano talmente veloci che quando sono vicine nemmeno te ne accorgi. In una famiglia diretta al Lago Blu c’era una signora con le ciabattine da mare! Non sottovalutate la giusta attrezzatura: certo è raro incontrare proprio la vipera ma prendere una botta contro un sasso o slogarsi una caviglia è assai più frequente (mi capita camminando in città con le scarpe basse figuriamoci in un ambiente simile…)! Meglio evitare guai e godersi queste bellissime gite!
Volete raccontarmi o consigliarmi una gita che avete fatto? Mandate le vostre foto!!