farciò alessandrini

Friciò…anzi Farciò alessandrini

Farciò alessandrini

In tutto il Piemonte le tipiche frittelle si chiamano Friciò ma in dialetto piemontese sono i “Farciò” e io ormai li chiamo così!

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Ad Alessandria, dove ho abitato tanti anni, ho imparato questa ricetta da mia suocera che ho poi appreso essere quella originale alessandrina: solo qui infatti, al posto del latte mettono l’acqua! Quando me l’ha detto ero un po’ titubante…invece sono buonissimi, anche perché si tratta dell’impasto dei bignè che già adoro, figuriamoci se si tratta di bignè fritti!

Ingredienti per circa 40-50 farciò:

  • 150g di farina 00
  • 200ml di acqua
  • 3 uova
  • 20g di zucchero semolato (1 cucchiaio)
  • 50g di burro
  • un pizzico di sale
  • la scorza grattugiata di un limone bio o ben lavato
  • 1 l di olio di semi (meglio di arachidi) per friggere
  • zucchero semolato e a velo per finitura

Eventuali aggiunte a piacere: pezzettini di mela, uvetta, crema pasticcera o di nocciole.

Procedimento

Inizialmente seguite il tipico procedimento per fare la pasta choux: in un pentolino versate l’acqua, il pizzico di sale, il burro e lo zucchero.

Aspettate che arrivi a bollore, portate fuori dal fuoco ed aggiungete, in un colpo solo, la farina amalgamandola con un cucchiaio fino a formare una palla omogenea e morbida. Ricollocate per un minuto il pentolino sul fuoco, sempre mescolando.

Stendete il composto su un foglio di carta forno  così in pochi minuti si intiepidirà. Mettetelo in una terrina e cominciate ad incorporare un uovo per volta, aiutandovi anche con il dorso del cucchiaio.

Al termine aggiungete le scorzette del limone; è importante che tale aroma risulti molto pronunciato.

Lasciate riposare il composto per almeno mezz’ora a temperatura ambiente.

Intanto preparate l’olio versandolo in una pentola dai bordi alti ma non troppo larga. Se utilizzate il termometro dovrà arrivare a 170° altrimenti basterà fare la prova con un pezzettino di impasto.

Per formare le palline da friggere rigirate l’impasto tra due cucchiaini e gettatene nell’olio una per volta velocemente, in modo che vengano più tonde possibili e con meno “codina”; se fanno fatica a staccarsi potete inumidire la punta del cucchiaino, si staccherà subito (tenete vicino un bicchiere d’acqua).

Non mettetene troppe in una volta per mantenere la giusta gradazione di temperatura dell’olio, se vedete che tendono a colorirsi subito abbassate la fiamma o spostate la pentola per un minuto. Potete creare una sorta di “catena di montaggio”: mentre alcune frittelle si stanno cuocendo passate subito quelle calde in un piatto colmo di zucchero semolato e appena dopo nel piatto da portata.

Appena messe nell’olio caldo vengono su, si gonfiano e si girano da sole come per magia…anche se io non sto mai ferma e controllo che si dorino su tutti i lati.

Una volta pronte sul vostro vassoio, rifinitele con una pioggia di zucchero a velo.frittelle,farciò,regionale

Consigli

Appena fatte sono una delizia ma si possono gustare anche in giornata, se ve ne rimangono per il giorno dopo (coprendole con un coperchio per torte) passatele qualche minuto nel forno caldo ma spento, ritroveranno fragranza e sofficità.

Per i più golosi un accompagnamento di una qualche crema non può mancare ma vi assicuro che, almeno una volta, bisogna assaporarle senza aggiunte!

 

 

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