E’ dall’anno scorso che cerco sul Web la ricetta ideale, non che mi venissero male… ma erano buone solo appena fatte poi diventavano presto gommose invece oggi sono veramente soddisfatta: le ho messe in cartella come merenda per il giorno dopo ed erano ancora morbide! Certo che appena sfornate si sentono tutti gli aromi, sono più fragranti e golose ma basterà tenerle ben chiuse in un sacchetto per alimenti e scaldarle un pochino al momento giusto per apprezzarne meglio il sapore.
Ingredienti per circa 10 ciambelle di misura media (come quelle del bar): 160g di farina 00, 115g di farina Manitoba, 65g di acqua e 65g di latte (5 cucchiai ca), un pizzico di sale, la buccia di 1/2 arancia e di 1/2 limone, 25g di burro, 1/2 panetto di lievito fresco oppure 1/2 bustina di quello secco (ho usato la bustina di lievito madre da poco in commercio e sono venute molto digeribili), 1 uovo, 1 bustina di vanillina, 2 cucchiai di zucchero + zucchero q.b. per la rifinitura, olio di arachidi per friggere.
Prima di impastare, anche qualche ora prima, preparate in un piccolo recipiente l’acqua indicata assieme alle bucce grattugiate di limone e arancia così gli aromi saranno più persistenti nell’impasto.
Preparate prima il burro che dovrà essere morbido.
In un robot da cucina (ma potete farlo anche a mano solo che ci vuole più pazienza) mettete le farine, il lievito secco (se usate quello fresco scioglietelo prima nel latte tiepido), lo zucchero, la vanillina e il pizzico di sale. Iniziate a bassa velocità con l’aggiunta dell’uovo poi del latte e dell’acqua con gli agrumi, infine a media velocità amalgamate un pezzetto di burro alla volta. Non appena l’impasto comincia ad incordarsi mettetelo su una carta forno e lavoratelo con le mani (all’occorrenza infarinate) finché non si ottiene una palla morbida e compatta. Se vi è scappata qualche goccia in eccesso di acqua o latte non disperate, basterà regolarsi con la farina finché l’impasto non appiccica più…
Lasciatela lievitare in luogo caldo, dentro un recipiente di plastica e con pellicola per alimenti a contatto, per circa 2 ore (minimo 1 ora).
A questo punto potete stenderla sulla carta forno con l’aiuto di un mattarello dello spessore di almeno 1 cm. Si possono usare due coppapasta, uno grande e uno piccolino per il foro al centro o anche un bicchiere e un tappo. Con l’impasto scartato vengono delle palline che fritte sembrano dei mini bomboloni!
Per la seconda lievitazione si possono lasciare le ciambelle, distanziate tra loro, sulla leccarda del forno per almeno 2 ore ancora finché non vedete che si sono gonfiate del doppio, poi friggendo cresceranno un altro pochino.
Questa volta ho utilizzato una friggitrice così l’olio è rimasto stabile alla temperatura di 180° ma se non utilizzate il termometro da cucina basterà provare con una chicca di impasto (l’avanzo di un foro di ciambella) per vedere se è caldo al punto giusto (fa le bollicine intorno e sta a galla); prendete una ciambella alla volta delicatamente e fatela scivolare nel pentolino come se la appoggiaste sulla superficie….dopo 20-30 secondi potete rivoltarla in modo che sia appena dorata da entrambi i lati. Appoggiatela su carta assorbente senza schiacciarla, appena l’olio in eccesso cola trasferitela in un piatto con lo zucchero e rigiratela bene per “impanarla”. Friggerne una alla volta servirà a non avere sbalzi di temperatura dell’olio e soprattutto a non distrarsi bruciandone qualcuna!
Calde o tiepide sono il massimo ma si conservano nei sacchetti ben chiuse per due giorni oppure consiglio di congelarle e ripassarle in forno qualche minuto all’occorrenza!